Le gare ciclistiche si svolgono con qualsiasi condizione atmosferica. Con la pioggia, la neve o in estate durante le ondate di calore.
Mentre la maggior parte delle persone non se la sente più di fare attività fisica al di sopra dei 30°C, le tappe del Tour de France con temperature di 35°C non sono rare. Come fa un ciclista professionista a spingere il proprio corpo al massimo delle prestazioni anche in queste condizioni difficili? Abbiamo dato un'occhiata più da vicino e abbiamo scoperto come i ragazzi di BORA - hansgrohe si mantengono freschi anche nel caldo di mezza estate. Ma attenzione: Anche se uno o due consigli sono utili anche per gli atleti dilettanti, è sempre bene ascoltare il proprio corpo e ridurre le spese se si notano segnali di allarme.
La pratica rende perfetti. Non solo nella vita quotidiana, ma anche quando si ha a che fare con il calore. Chi ha in programma una gara in piena estate o una vacanza al sud farebbe bene a non rinunciare alle alte temperature durante gli allenamenti. Nel giro di una o due settimane, il nostro organismo si abitua al calore. Tuttavia, la temperatura esterna ottimale per ottenere le massime prestazioni è inferiore ai 20°C. Inoltre, bisogna sempre assicurarsi di avere una protezione solare sufficiente per evitare un ulteriore surriscaldamento.
Difficile da immaginare oggi: Le persone andavano in bicicletta con maglie di cotone. Da qualche tempo sono disponibili materiali funzionali molto più comodi da indossare. Da qualche anno, maglie e pantaloncini sono disponibili in versioni speciali, particolarmente permeabili all'aria e in grado di far evaporare il sudore nel modo più efficace possibile. Questi capi sono spesso etichettati come "Air" e sono la scelta dei professionisti in piena estate.
Soprattutto prima di una gara, si vedono sempre ciclisti professionisti che indossano gilet speciali. I cubetti di ghiaccio o il gel refrigerante sono incorporati per mantenere costante la temperatura corporea o per raffreddarla prima della gara. In questo modo è possibile accumulare un cuscinetto in modo da ritardare il più possibile il surriscaldamento del corpo. È inoltre consigliabile rimanere all'ombra il più a lungo possibile prima della gara.
Calzini nel ciclismo? Per un breve periodo il consiglio per eccellenza in estate. I cubetti di ghiaccio vengono inseriti nelle calze da donna, annodati e poi infilati nella nuca sotto la maglia del ciclista. Anche se l'aspetto e l'aerodinamica della maglia ne risentono un po' - i corridori vengono già chiamati dromedari per gioco - durante la gara questa tecnologia può sostituire il gilet di ghiaccio, almeno a fasi alterne.
Al primo posto della nostra lista di consigli c'è, ovviamente, che altro? acqua Raffreddato con ghiaccio dal veicolo di supporto, con elettroliti e carboidrati o senza additivi sulle braccia, sulle gambe o sulla testa. L'acqua funziona sempre! Durante le tappe più calde, i professionisti bevono fino a 1,5 litri all'ora, senza contare l'acqua per raffreddare il corpo. Gli atleti dilettanti possono anche rinfrescarsi tuffandosi in un fresco lago balneabile.